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Oggi, ogni autore sa (o comunque dovrebbe sapere) che è essenziale la sua presenza sui social network per “metterci la faccia” e farsi conoscere, promuovendo anche quello che scrive.

Ecco quindi qualche consiglio per gestire al meglio le sponsorizzazioni su Facebook, evidenziando dei post con contenuti appositi.

Riporto e quoto le parole di Giuseppe Di Somma, un collega giornalista attivo anche in ambito editoriale.

Il problema più grande di Facebook in questo momento è che tutti fanno sponsorizzazioni e, quindi, c’è un’inflazione che porta alla nausea chi fa scroll col mouse. Alcuni punti su cui non si può prescindere per poter, comunque, avere un riscontro sono:

0. Stabilire un piano con tanto di obiettivi, target e tempistiche, verificare i risultati e modificarlo se non funziona. In altri termini: NON IMPROVVISARE, ma PROGRAMMARE.

1. Pubblicizzare il prodotto singolo (il libro)

2. Parte scritta del post deve essere breve (ovviamente scritta bene che metta in luce un aspetto proprio del libro e non un aspetto generico tipo: “Una storia d’amore che vi travolgerà” o “Il thriller da leggere tutto d’un fiato” ecc.)

3. Mettere un link con una pagina di atterraggio dove si possono controllare il numero di click e misurare risultati reali e non quelli puramente indicativi di Facebook e, ovviamente, si possano leggere anche alcune pagine del libro

4. Creare contenuti ad hoc che cambiamo ogni due tre giorni (da creare prima di partire per la sponsorizzazione definendo un calendario preciso)

5. Essere in grado di cogliere e analizzare i risultati. Se una cosa non funziona perché insistere, capire dove non ha funzionato (filtri sbagliati, la maggior parte delle volte; obiettivi sbagliati; messaggio sbagliato). Di recente ho visto ripetutamente un messaggio di una editor (o aspirante tale), ma talmente sgrammaticato e privo di logica che… capirai l’effetto che ha fatto. Otteneva 2 o 3 mi piace ogni tre o 4 giorni, ma non desisteva. Ha lasciato quel messaggio per giorni, poi si è decisa a cambiare e le cose sono leggermente migliorate.

6. Occhio agli orari e al periodo in cui fate pubblicità. Ci sono orari in cui Facebook funziona meglio, e quelli in cui funziona peggio. Ma questo dipende anche dal vostro target di riferimento. Ad esempio (è solo un esempio non è detto che vada bene per tutti), ci sono molti più contatti tra le 13 e 14 e dalle 18 alle 20 e dopo le 22. Ma sono orari puramente indicativi.

Concordo con quanto scritto da Giuseppe Di Somma e insisto ancora di più sui contenuti, da postare in base a un calendario e che esulino dal proprio libro.

Ad esempio, hai scritto un fantasy mitologico? Fai ogni tanto dei post di mitologia per incuriosire gli appassionati, SENZA parlare del tuo libro. Funziona!

Quindi, promuovetevi senza essere troppo autoreferenziali e divertitevi, il messaggio arriverà prima e meglio. Buon lavoro e alla prossima!