Come creare personaggi memorabili

“Voglio che la mia storia sia ricordata!”, mi dice un autore. “Voglio che i miei personaggi diventino memorabili”, mi dice un altro. Sono tutti desideri comprensibili, soprattutto per scrittori emergenti alle prime armi. Anzi, credo che siano anche desideri più “evoluti” di quelli espressi da altri autori, che invece chiedono di essere ricordati loro stessi come “scrittori famosi”, senza però conoscere il processo e le fatiche che portano alla fama. Dunque, in questo articolo voglio darvi dei consigli per “portare alla vita” i migliori personaggi che riuscite a descrivere, e a far vivere nelle vostre pagine.

Le qualità del protagonista

Devono essere umane, anche in generi “surreali” quali l’horror o il fantasy. Ovvero, bisogna dare spennellate ben fatte di vizi e virtù, di difetti e atteggiamenti e stati confusionari tipici dell’essere umano. Anche il nostro protagonista, anche nel caso in cui aspiri al ruolo di “eroe senza macchia e senza paura” dovrà infatti essere umano, avere dei glitch nel comportamento, dei tic o anche solo dei pensieri negativi, una o più giornate “no”. In questo modo, attirerà l’interesse del pubblico, proprio perché imperfetto e “umano”. Questi difetti, inoltre, consentono al lettore di identificarsi persino in un eroe, ovvero in colui o colei che compie azioni fuori dal comune.

Personaggi “normali”

D’altro canto, in letteratura (mi viene in mente, ad esempio, quella russa) esistono miriadi di personaggi memorabili che sono normali, per nulla eccezionali, mediocri, ma che tuttavia vivono situazioni fuori dal comune: Renzo e Lucia, ad esempio, sono ragazzi tipici del loro tempo, eppure la storia costruita da Manzoni è eccezionale, unica. PS. Ammetto di amare di più i personaggi antagonisti o “cattivi” de I promessi sposi, a mio avviso più di spessore. E come non ricordare, ad esempio, il personaggio kafkiano “uomo medio”, comunissimo che, però, si sveglia trasformato in uno scarafaggio? Ecco, questo è quanto sto cercando di dire: anche il banale può diventare memorabile, nel giusto contesto narrativo.

Gli antagonisti

Spesso, succede che ricordiamo di grandi storie lette o viste o ascoltate i personaggi “cattivi”, gli antagonisti. Anzi, questi sono così eccezionali, da eclissare quasi del tutto il protagonista vero e proprio: basti pensare a Dracula, che non è il protagonista narrante, ma è il cattivo affascinante per eccellenza, eppure quasi nessuno si ricorda di Jonathan Harker, mentre Dracula è un nome che, per antonomasia, identifica il vampiro o una persona malvagia e, al contempo, dotata di un carisma immortale.

Un ultimo consiglio

Per creare il tuo protagonista o personaggio memorabile: sfrutta le tue passioni. Ad esempio, se ami l’equitazione, fai un modo che qualcuno nel tuo racconto sappia andare a cavallo, anche se lo mostra una sola volta; in questo modo il personaggio da te creato risulterà più “vero” e avvincente. D’altronde, imbarcarti in una storia di astrofisica può essere interessante, se sai di cosa stai parlando, oppure può risultare “forzata”, per non dire altro, nel caso in cui – come me – tu non capisca nulla di astrofisica!

Infine, ecco un suggerimento di lettura: tra gli autori classici, alcuni dei personaggi che più ricordo sono quelli descritti da Robert Louis Stevenson, divertiti anche tu a leggere o rileggere questo grande classico.

Buona lettura e, come sempre, buona scrittura!