Agente Letterario riparte con le pubblicazioni

Buongiorno amici autori e colleghi editori! Finalmente, l’agenzia riparte anche con le pubblicazioni degli autori più meritevoli, che abbiamo scelto tra le centinaia di proposte pervenute in agenzia.

Tra questi, ho deciso di rappresentare un promettente autore, Stefano Ponti, che ci ha fatto leggere ben due anni fa – prima della pandemia – un romanzo molto particolare, Il leone e la bambina, scritto in dialetto romanesco e basato su una storia vera raccontata tra i vicoli del Portico d’Ottavia, zona centrale di Roma, suggestiva e pittoresca, purtroppo scenario di eventi storici tristi durante il secondo conflitto mondiale.
Attraverso gli occhi di una bambina, ripercorriamo le tappe della deportazione degli ebrei romani, di cosa volesse dire fare la fame anche in città, di com’era Roma in quel periodo storico. Gli occhi sono quelli di una bambina, divenuta però adulta troppo presto.
Questa storia è piaciuta all’editore ENSEMBLE, che saluto e ringrazio per la pubblicazione, che avverrà entro fine anno, in tempo per la fiera Più libri più liberi di Roma, alla quale parteciperà anche l’autore Stefano Ponti.

SINOSSI

“Solo a Roma, ci si può preparare a comprendere Roma”, aveva detto Goethe, durante uno dei suoi soggiorni nella Città eterna. E solo a Roma, “dove tutto è pubblico e niente è privato”, ci si può imbattere nella Storia, attraverso le storie della sua gente.
E, tra il 1939 e il 1943, di storie non possono che essercene tante, soprattutto in quel maledetto sabato 16 ottobre, in cui i nazisti occuparono l’antico Ghetto, città all’interno della città, tracciando una ferita che solo il Tempo potrà, forse, rimarginare.
Tina Inguscio è una bella ragazza che si innamora del carismatico Alessandro Moschetti, caporale maggiore dell’Esercito. Quando lei scopre di essere incinta, è consapevole che la sua favola volgerà presto al termine, perché soffre di un cancro incurabile. Laura Borsaroli è una bambina ebrea che, con il terrore negli occhi e la paura di non rivedere più i suoi genitori, trova riparo a casa di Diego Magnaccioni, un ragazzo benestante ma con alcune problematiche fisiche, che ha un’unica, grande passione: il buon cibo romano.
Le loro storie, raccontate anni dopo tra caffè e dialoghi in romanesco, ci mettono in mano un libro prezioso, capace di emozionare il lettore e, pagina dopo pagina, catturarlo con la sua forza espressiva e la capacità di raccontare l’amore e l’amicizia nelle forme più pure.

L’AUTORE

Stefano Ponti ha pubblicato due raccolte di poesie: Poesie d’un tempo adesso (2009) e Poesie nel tempo adesso (2010) e i romanzi: Le ali del cuore (2011) e Ti regalo il male (2014), riscuotendo un buon successo di pubblico.

Buona lettura, e alla prossima!