Adolf, come te – Recensione

Agente Letterario | Editing e Promozione Libri Inediti | Francesca Costantino

Adolf, come te

Nicola Sciannimanico

Genere: narrativa/storico
Target: adulti
Battute totali: 850mila


Il Libro

L’ascesa e la fine di Hitler visti dagli occhi di un bambino. I due si conoscono da ragazzini perché hanno lo stesso nome, Adolf. Diventano amici e il giovane Hitler sembra avere anche degli ideali positivi, tutti documentati dall’autore. La crescita e la discrepanza di idee dei due ragazzi e poi uomini sono trattati con delicatezza, pur nel loro orrore e documento storico vero e reale. Un modo di leggere il periodo con raffinatezza, gusto stilistico e bellezza.

Due amici, come i loro padri e come le loro nonne. Stessa infanzia, stessa adolescenza, svolte diverse. Metodo, ordine, traccia. Improvvisazione, incertezza, avventatezza.

Un viaggio insieme, Roma.

È dalla Città eterna che partirà il divario tra i loro destini; inizialmente travolti dalla magia dell’Urbe, in un continuo assorbire di tradizioni, di esoterismo, di numerologia, di alchimia, verranno gettatele basi del loro pensare. Si consolideranno i caratteri, si avvieranno i loro futuri.

Il primo, ambito sarto, vestirà l’alta società di tutta Europa; il secondo cercherà le ragioni della propria esistenza tra le fila dell’esercito tedesco, nel massacro che sconvolgerà il continente a inizio XX secolo. Saranno le lettere dal fronte ad alimentare la loro unione, così come le velleità politiche del più giovane, le sue disavventure giudiziarie, gli improbabili intrecci sociali che lo condurranno a prendere in pugno l’Europa fino a soggiogarla, venendo poi tristemente ricordato come uno dei più feroci e instabili dittatori.

Da queste pagine emergerà però un personaggio inedito che la storia non ha mai ipotizzato. Folle oceaniche lo osanneranno, lo assurgeranno a guida politica e spirituale.

L’Autore

Sciannimanico, per troppa passione per la musica si è immerso in quel l’illusione come tecnico del suono, poi musicante (più che musicista) e infine venditore di strumenti musicali. Ha prestato la sua penna per “Il giallo e il nero” (rivista di letteratura noire) e per “Monitor Lazio” (rivista di politica e cultura), entrambi non più edite. Da 17 anni, impiegato presso un corriere espresso internazionale.

Se solo avessero saputo… Ma forse è solo fantasia.