La Buchmesse di Francoforte: un resoconto della nostra “prima volta”

Si sa, la prima volta non sempre è la più bella. Emozionante, che genera trepida attesa e imbarazzo, ma non è detto che sia la “migliore”. Ci vuole esperienza, come per tutte le cose meravigliose che possono accaderci.

E agente letterario ha avuto questa “prima volta” alla fiera del libro più grande del mondo, la Buchmesse di Francoforte dove, forte di un nostro stand per lo scambio di diritti – in collaborazione con la casa editrice Astro edizioni – abbiamo ascoltato, abbiamo parlato, abbiamo appreso con gli occhi e persino mangiato tante caramelle e gustato un’ottima birra tedesca e l’immancabile cioccolato, presenti pressoché ovunque.

La bellezza dei libri era nella loro esposizione, negli stand di editori mondiali (Penguin Random House, Gallimard, Harper Collins… ecc.) così come nei più piccoli stand di case editrici e persino di autori che promuovevano i loro titoli autoprodotti. Sì, perché in Germania l’autopubblicazione è una cosa seria: gli autori self publishers assumono editor, grafici, illustratori, stampano su ottima carta e “si alleano” in gruppo per esporre alla Buchmesse. Tanto di cappello a questi autori, imprenditori seri di loro stessi.

Cosa è emerso? Tantissime informazioni che è difficile riassumere in un unico articolo. Ecco qui un elenco non esaustivo di quanto abbiamo potuto osservare e toccare con mano, in attesa di studiare gli 800 e passa cataloghi e biglietti da visita degli espositori e degli agenti presenti.

1) Pubblicare all’estero

Le speranze di un autore di pubblicare all’estero sono realistiche: si può sempre optare per un translation fund, un fondo per le traduzioni in svariati paesi europei, magari senza aspettative di guadagni altissimi, ma se non altro si ha la possibilità di trovare editori disposti a pubblicare titoli stranieri e di tradurli a loro spese. Si può fare!

2) Dal libro al film

Sperare di finire in una produzione tv o serie o cinema, invece, non è realistica: i contatti che agente letterario ha preso tra i produttori di fiction sono reali, le necessità di questi professionisti di trovare buone storie sono altrettanto reali, un po’ meno che il proprio libro sia effettivamente sceneggiato e poi prodotto e poi distribuito. Troppo complesso.

3) I generi bestseller

I generi letterari più richiesti sono sempre i soliti: dai libri illustrati per bambini cartonati a colori (sia fiction, sia non fiction), fino ai prodotti giocabili con scatole e carte da gioco; si passa poi al romance con elementi storici, allo young adult o new adult, narrativa impegnata, gialli e thriller. Poca la scelta per i bambini middle grade (scuole medie), fantasy e fantascienza (sebbene sia possibile anche in questi generi di nicchia trovare partner in alcune nazioni europee, ad esempio).

4) Lo scambio di diritti

Gli scambi di diritti “seri” si possono gestire solo tramite un agente letterario che acquisti un tavolo per la vendita: girare la fiera come autore, acquistare uno stand espositivo, provare a proporsi alla cieca non è sufficiente. Le trattative economiche vere si fanno al terzo piano di un grattacielo, al centro della City direzionale di Francoforte e il tavolo di agenzia si paga (tanto) e i posti sono limitati. Gli autori, selezionatissimi.

5) I tempi del lavoro di agenzia

Durante la fiera, a meno di non avere un grosso titolo per le mani, è difficile vendere sul serio e firmare, lì per lì, contratti per traduzioni e pubblicazioni. È più un’occasione per conoscere il mercato dell’anno successivo alla fiera, incontrare di persona nuove realtà e professionisti, prednere contatti. Ci vogliono svariati mesi prima e dopo la fiera per scrivere e-mail, telefonare, confrontarsi, proporre e suggerire. Ci vuole pazienza!

Sfiniti, ma contenti e soddisfatti, noi di agente letterario siamo già al lavoro con la nostra agenda, a rimpolpare i già numerosi contatti in nostro possesso, a buttare giù idee e proposte e, carichi come non mai, a iniziare un secondo e poi terzo giro di e-mail e telefonate. Chissà che, alla prossima Buchmesse di Francoforte, il prossimo libro rappresentato da agente letterario non sia proprio il tuo… per scoprirlo, proponimelo in valutazione e in bocca al lupo!