Finalmente un Salone del libro di Torino vero!

Buongiorno amici autori e colleghi editori. Sono reduce dal Salone del libro di Torino, finito con record di ingressi e di incassi per molti miei amici ai vari stand. L’affluenza, stavolta anche all’Oval – il padiglione esterno con moltissimi grandi editori – è stata più che soddisfacente, con ottime vendite e un trend di lettori giovani in crescita.
Stavolta, dal 2019, quindi dopo 3 lunghi anni, finalmente il Salone è tornato a essere anche scambio di diritti. Mentre la mia casa editrice, Astro edizioni, era in prima linea a vendere i libri (fino al quasi esaurimento di tutti i volumi a disposizione!), io ero dietro le quinte al mercato che conta davvero: quello delle traduzioni e delle vendite dei diritti all’estero.
Ho trovato grande interesse sempre per la letteratura, che non stanca mai il pubblico, molto meno per i soliti generi letterari (quali gialli e thriller, ad esempio). La fanno anche qui da padrone i diritti dei libri per bambini e, da poco ritornati in auge, dei librogame. Peccato solo aver avuto la fiera del libro per bambini di Bologna un mese e mezzo prima, altrimenti gli editori di tale genere sono molto attenti alle novità di mercato.
Ho conosciuto nuovi editori, quali Buendia Books, che pubblica temi e autori soltanto del Piemonte, con una specializzazione che paga in termini di vendite, oppure Graphot, interessata al mondo dei vini e di storie vere di donne. Ho avuto molto da dire con agenti esteri, ad esempio Osiris Bookshop dal mondo arabo, Helsinki Agency dalla Finlandia.
Ci sono stati poi dei bei confronti con altri agenti letterari italiani, convenendo che ormai il mondo dello scambio dei diritti editoriali si trova – ahimè – fuori dall’Italia (Francoforte, Parigi e Londra su tutte), a parte la fiera del libro per bambini di Bologna, ancora eccellenza tutta nostrana.
Strano, ma vero, in prima linea tra i padiglioni e gli stand, giravano pochissime scuole e bambini, forse perché il Salone precedente si è tenuto a ottobre, nello stesso anno scolastico, limitando così le uscite istruttive di molte scolaresche. Almeno, anche stavolta i ragazzi del Piemonte avevano un buono libro da 10€ da spendere in libri!
In ogni caso, è stato bello salutare moltissimi editori e autori allo stand, parlare con loro dal vivo senza il filtro dei social network. Ho la sensazione che, almeno in editoria, la pandemia e le sue restrizioni siano solo un lontano ricordo.
Alla prossima fiera e, come sempre, buona lettura a tutti!