Intervista a Roberto Re, autore “Gli anni mancanti”

Agente Letterario | Editing e Promozione Libri Inediti | Francesca Costantino

Amici! Riprendiamo le chiacchierate di agente letterario con gli autori, scrittori più o meno noti, tutti abili e volenterosi. Oggi, parleremo con Roberto Re che ha appena pubblicato una novità per i tipi di GPM Edizioni, Gli anni mancanti.

Roberto è noto per la sua trilogia dedicata a Il killer delle fiabe, GDS Edizioni. Il titolo, a otto anni dall’uscita, vanta ancora molti lettori avidi, che avranno da cimentarsi in un romanzo un po’ diverso, ma che riserva sorprese e ci catapulta in pieni anni ’90. Allora, tenete vicino i fazzoletti, perché i vostri ricordi saranno “spalancati”, da quelli più felici a quelli “mancanti”, grazie al romanzo Gli anni mancanti.

Per maggiori informazioni, Roberto Re sarà ospite di questa pagina con la diretta di agente letterario “A tu per tu con l’autore”, domenica 28 febbraio, alle ore 16:30.

Ciao Roberto, parlaci un po’ di te. Com’è iniziata la tua avventura di scrittore?

Ciao a tutti. È iniziata da molto giovane, ho sempre avuto la passione di inventare storie, unita a quella per la lettura. Così, un po’ alla volta, ho provato a farla diventare qualcosa in più, e sono arrivato alla pubblicazione inizialmente di due romanzi fantasy, un racconto in una antologia, fino ad arrivare a quello che posso davvero considerare come il punto di svolta, cioè la trilogia thriller de Il killer delle fiabe. Poi, dopo essermi preso quasi cinque anni di pausa, eccomi al nuovo lavoro, dove ho voluto cambiare genere e cimentarmi in qualcosa che, probabilmente, chi mi conosce bene e chi mi ha conosciuto per quella serie, non si sarebbe mai aspettato da me.

Il tuo nuovo romanzo, Gli anni mancanti (GPM edizioni), è un tuffo nel passato, negli anni Novanta. Cosa ti ha riportato ai “bei tempi” andati?

Per chi ha all’incirca la mia età, gli inizi degli anni ’90 sono stati quelli delle prime grandi scelte: abbiamo dovuto decidere quale percorso scolastico ci avrebbe inseriti nel mondo dei “grandi”, eravamo nel pieno dell’adolescenza e, quindi, dei primi rapporti sentimentali, le prime cotte e le prime sbandate. Gli anni delle uscite con gli amici, quando il tempo non era occupato dall’utilizzo degli smartphone e la tecnologia non aveva ancora preso il sopravvento sui rapporti umani. Gli anni delle scelte anche non fatte, per molti motivi, ma soprattutto per paura proprio di dover prendere delle decisioni.

Gli anni mancanti è un titolo che si può leggere in entrambe le direzioni. Guardandosi indietro, sono quegli anni che sentiamo di aver perso per non aver preso delle decisioni che, col tempo, abbiamo rimpianto. Guardandoci avanti, sono quegli anni che abbiamo ancora davanti a noi per porre rimedio a quello che vogliamo recuperare, trovando il modo e la volontà per farlo.

Hai degli aneddoti da raccontarci, nella tua vita di autore?

Beh, ci sono aneddoti collegati alla trilogia thriller, per esempio. Essendo ambientata nei luoghi in cui vivo, è stato bello sapere di gente che è venuta fin qui per vedere gli ambienti che aveva incontrato leggendo la storia, gente che è andata a visitare alcuni dei luoghi più suggestivi solo per avere un “effetto visivo” di dove i personaggi si muovevano.

Riguardo invece a Gli anni mancanti, è stato un tipo di impatto diverso: mi arrivano svariati messaggi di persone che, dopo averlo letto, mi parlano di un senso di malinconia che li ha attanagliati arrivati alla fine, mi raccontano le loro esperienze, cosa hanno voluto cambiare della loro vita. Un po’ come se, pur essendo uno sconosciuto, fossi in realtà un confidente, per averli portati a ripercorrere quei momenti della loro vita. C’è anche chi si è tatuato sulla pelle una frase portante del libro, insieme alla mia firma, ed è una delle poche volte nella mia vita che sono rimasto a corto di parole…

Per salutarci, domanda di rito: cosa puoi suggerire a un emergente che si affaccia per la prima volta al mondo dell’editoria?

Di considerare la scrittura come un lavoro. Se lo fai con entusiasmo e passione, puoi toglierti soddisfazioni, se lo fai con arroganza pensando di essere il nuovo fenomeno letterario, quando hai ancora tutto da dimostrare… beh, ci sono tanti altri modi per occupare il tempo libero.

Agente letterario e l’autore Roberto Re saranno in diretta domenica 28 febbraio, ore 16:30, sulla pagina Facebook. Vi aspetto numerosi!